venerdì 7 gennaio 2011

GIULIETTA


Romeo e Giulietta si incontrano. Si piacciono. Si innamorano.

Sanno che non avranno futuro perché il loro è un amore impossibile! Ma non riescono a farne a meno. Si cercano, si desiderano, si amano. Alle volte sembra che l’universo sia contro di loro, ma forse sta solo cercando di mostrargli la strada più giusta da intraprendere.

Si arrabbiano, litigano, ma non riescono a stare con l’anima arrabbiata l’uno per l’altra, è più forte di loro.

Un giorno Romeo regala a Giulietta un simpatico cuore rosso di peluche con dei grossi piedoni buffi. Da gran romanticone qual è, romeo riempie quel pupazzo del suo profumo, affinché a Giulietta, sembri sempre di averlo accanto a se.

Giulietta lo appoggia sul suo letto, accanto al cuscino; tutte le notti si addormenta tenendo uno di quei buffi piedoni tra le mani, quasi potesse tenere a se il suo dolce Romeo. Lei vorrebbe averlo accanto a se, sempre! Ma non è possibile. Lo sa, ma non riesce a fare a meno di soffrire per questa sua solitudine.

Per qualche giorno il profumo del cuore rosso ha invaso la stanza di Giulietta, ed ogni volta che ci entrava, aveva quasi l’impressione che Romeo ne fosse appena uscito; poi pian piano il profumo iniziò a svanire.

Era da un po’ di tempo che non vedeva il suo dolce amato, era triste, sconfortata. Sentiva continuamente un magone stringerle la gola; quella notte, quando andò a dormire, dopo aver telefonato alla fonte della sua dolce ed impossibile ossessione, dopo avergli dato l’ennesima “buona notte”, si sentiva ancora più sola delle altre notti.

Si preparò, spense le luci e si infilò sotto il soffice piumone. Si mise su un fianco e, mentre cercava il piede del suo peloso compagno di letto, d’improvviso sentì un leggerissimo profumo arrivarle al naso… era il profumo del suo Romeo!!

Si spostò sul bordo del cuscino avvicinandosi più possibile a quel cuore per sentire meglio l’odore, in quell’attimo iniziò ad inspirare ed appena lo fece, venne travolta dalla fragranza e non poté fare a meno di continuare ad inspirate, sempre più forte, fino a quando i polmoni potevano contenere aria!

In quella manciata di secondi uno tsunami di emozioni la travolse. Quel profumo l’aveva riportata all’ultima volta in cui l’aveva sentito sul petto del suo amore! Sul suo collo… non stava stringendo il piede del dolce pupazzo, ma la mano del suo Romeo. Stava rivivendo in un attimo tutte le bellissime emozioni provate insieme al suo Amore.

Sentì il cuore battere forte. Un formicolio partì dallo stomaco, la attraversò e finì sulla sua fronte. Aveva gli occhi chiusi, ma le lacrime iniziarono a solcare il suo viso; sembravano bollenti.

Giusto il tempo di finire di espirare, ed iniziava un nuovo ciclo che la portava ad inspirare con tutta la sua forza, tentando di farlo durare più a lungo possibile perche quel profumo la portava giù nella tanta del bianconiglio, non nel paese delle meraviglie, ma tra le meravigliose emozione che ogni volta provava con Romeo!

Era incredibile quanto fosse vivida e reale la sensazione di averlo lì al suo fianco e si sentiva invasa da una felicità quasi paradisiaca. Poi tornava alla realtà, quella vera, triste e solitaria. Quanto era doloroso sapere che quella non era la mano di Romeo ma solo il buffo piede di un peluche. Le spaccava il cuore sapere che quelle emozioni provate un istante prima sarebbero destinate presto a diventare soltanto un ricordo.

Le lacrime continuavano a scendere ormai copiose sul suo viso, non riusciva più a smettere perché ogni volta che tornava col pensiero alla realtà era come se qualcuno le strizzasse l’anima, le prendesse a martellate il cuore.

Non sapeva più cosa fare. Non riusciva a placare questo dolore e questa tremenda solitudine. Sentiva solo un immenso e devastante bisogno di lui. Fece allora l’unica cosa che poteva fare… prese il cellulare e, per sentirlo più vicino e partecipe a questo momento, iniziò a scrivergli un sms che più o meno iniziava così: “ Oh Romeo Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi farlo giurami amore ed io non sarò mai più una Capuleti!”

Ennerik

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